Open source: la PA non è costretta ad avere una licenza Microsoft Office (e sì, è meglio ricordarlo...)
Open source: la PA non è costretta ad avere una licenza Microsoft Office (e sì, è meglio ricordarlo...)
Sono molte le direttive (italiane ed europee), le linee guida e le normative che richiedono alla Pubblica Amministrazione di adottare software libero, a cominciare dal CAD. Molte PA, però, sono convinte che sia obbligatorio avere una licenza Microsoft Office
@informapirata@informatica@FlaviaMarzano lavorando nella PA, posso affermare che predicano bene e razzolano male perché dai ministeri arrivano file .xls e .xlsx con macro che vanno bene solo su office.
@informapirata@informatica@FlaviaMarzano questo palesemente succede perché ormai Word è sinonimo di “documento digitale” e sono ormai anni che quello che prima era Office (oggi Microsoft 365) è diventato il _de-facto_ standard per l’italiano medio. Si basti pensare che ai ragazzi nelle scuole si fanno fare i “PowerPoint”. Può sembrare scollegato dalla tematica, ma l’ignoranza informatica di chi lavora nel settore ha permesso il totale monopolio di Microsoft nella PA.
@saknom@informapirata@informatica@FlaviaMarzano il totale monopolio di Microsoft come di IBM e come tante altre (almaviva, sistemi informativi, etc.), sono i soldi che fanno girare internamente tra gli stakeholder. Non è il funzionario di sede o della direzione centrale che può decidere cosa la PA deve adottare. E questo su larga scala. Poi si parla dell'integrazione e soluzione all-in-one che l'open source fatica (giustamente) ad erogare (ma superabile).
@sjmon@informapirata@informatica@FlaviaMarzano assolutamente! Google per i licei e Microsoft per le università da quello che ho potuto riscontrare. Tra l’altro Google sta iniziando a far pagare quella suite di prodotti per le scuole che prima dava gratis / a bassissimo costo su richiesta dei presidi.
@informapirata@informatica@FlaviaMarzano Non solo non è costretta, ma valutando il rapporto costi/benefici proprio non lo dovrebbe fare praticamente mai. La #PA è uno di quegli ambiti dove l'#OSS (e in particolare il #FOSS) dovrebbe essere proprio obbligatorio
@informapirata peggio, ci affidiamo completamente al loro cloud, sono a conoscenza diretta di almeno un caso di un'amministrazione tra le più importanti. @informatica@FlaviaMarzano
@informapirata@informatica@FlaviaMarzano molte si stanno legando mani e piedi a microsoft con la piattaforma cognitive su cloud. Avranno tutti i dati a loro disposizione.
L'unica alternativa possibile per un ufficio pubblico, che di solito non è popolato da nerd, sarebbe ChromeOS (o fydeos) abbinato ad un onlyoffice e con i dati su un loro nextcloud.
O addirittura android dato che ora levovo monta pure sugli all-in-one.
@informapirata@informatica@FlaviaMarzano mia esperienza (3 figli) x la scuola, dipende da* prof: il più delle volte viene sempre indicato un programma free che sia #canvas o più spesso #Google suite. Poi ci sono quelli che, senza informarsi prima chiedono file da software specifici a pagamento, anche non Microsoft. Quello che mi urta è che nessuno insegna loro come usarli: o si arrangiano o sono i genitori a fare i docenti informatici
@GualTRex@informapirata@informatica@FlaviaMarzano ricordo alle medie avevo un professore di Tecnologia che spinse la scuola ad utilizzare libreoffice e ci fece anche un paio di lezioni su gimp. Imparai ad applicare un filtro a un’immagine.
la mia scuola usa G-edu per dare gli account a ragazzi e ragazze (media inferiore), ma sono io a insegnare a usarli
(la cosa dei nativi digitali è uno degli "idola tribus" più diffusi)
peggio Università di Bologna, che si lega mani e piedi a Microsoft (possibile non riescano con la facoltà di ingegneria a impegnarsi per qualcosa di più libero???)
@lukogene@mastodon.uno @GualTRex@mastodon.uno @informapirata@mastodon.uno@informatica@feddit.it @FlaviaMarzano@mastodon.uno
Qui a Trento, G-edu fin dalle primarie... e nonostante tutte le rassicurazioni, mia figlia si becca pure la pubblicità quando i maestri mostrano video youtube sulla LIM.
🤦♂️